Non sottovalutiamo il recente grave episodio di bullismo in città. Mi sconcerta che ragazzi giovanissimi raggiungono livelli di violenza normalmente propri solo agli adulti. La violenza NON è mai ammessa ma pensare che un 14enne… immaginatevi il vostro pulcino indifeso di qualche anno prima, il vostro bambino, subisca violenza dai coetanei, addolora.
Il BULLISMO si manifesta quando manca il dialogo in famiglia ma anche la scuola allorquando gli episodi NON vengono ripresi e discussi in classe per educare alle relazioni. Il Comune deve vigilare…… più telecamere, più agenti di Polizia Urbana in strada, a tutte le ore, fare in modo che i ragazzi e le famiglie si sentano sicuri e collaborino con le forze dell’ordine. Il BULLISMO è l’anticamera della DELINQUENZA, i ragazzi che lo “praticano” DEVONO ESSERE SALVATI prima che, per loro e per le proprie vittime, sia troppo tardi.
Nel confronto con la mia squadra di candidati consiglieri, alcuni tecnici in materia sociale, ci diciamo che questa “devianza” è alimentata dallo stato di insicurezza in cui oggi si vive negli ambienti una volta protettivi: il quartiere, la propria via, il condominio, la scuola.
La figura del bullo è quella di un soggetto aggressivo che esprime il bisogno di dominare, controllare e sottomettere e, a questo atteggiamento, corrisponde un aumento di prestigio!
Gli stili educativi familiari e la comunicazione tra gli adulti, influenzano lo sviluppo del bullo, quanto quello della vittima.
Cosa deve fare un buon Sindaco? Valorizzare i luoghi di “sana aggregazione”, dalla Parrocchia al Campo Sportivo, mettendosi a fianco dei giovani, ascoltandoli e facendosi parte diligente per ribadire l’importanza di insegnare l’educazione civica nelle scuole.