CHITARRISTA ROCK

Keith Giannelli, uno che sa stare sul palco

E oggi più che mai il mio essere “chitarrista da strapazzo” mi fa sentire grintoso nei confronti della vita...

«Keith», magmatico e irriverente.

Era il 1967 quando, all’età di 14 anni, iniziai a suonare con il mio primo gruppo «New Jazz», assieme ai fratelli Redigonda. Nei primi anni ’70, gli anni d’oro del rock, decisi che il miglior modo per vedere bei concerti era organizzarli e intrapresi l’avventura, seppur breve, di manager musicale con mio fratello Aldo e alcuni amici. 



“Fu merito suo se Pordenone, ancora sconosciuta città di provincia, ospitò nomi leggendari…” (scrivevano i giornali) come Banco, PFM, Roxy Music, Gentle Giant, Atomic Rooster, Curved Air, America, James Brown, Jon Hiseman Tempest, Peter Hammil.

Conquistai anche Udine con i memorabili concerti di Zappa, King Crimson e Traffic.


Divenni il primo DJ di Pordenone all’Astoria, prima discoteca del Friuli, poi sino al ’73 a Trieste per la Rai con «Gettoni per le vacanze». Seguivo la musica nel mondo conoscendo i miti del Rock!

Nel ’74 mi laureai in architettura e mi immersi nella professione con tale passione da appendere la chitarra al chiodo. 

Ma il mio amore per il Rock’n’roll era sempre latente, pulsante, era il fuoco nelle viscere, per cui nel ’90 riunii gli États généraux, ripescati dalla costellazione elettrica del sound naoniano e diedi vita ai «Keith Pisellino Boys», storica rock cover band di Pordenone dei Rolling Stones, con i tributi ai Beatles, Bowie, Deep Purple, Eric Clapton e altri ancora. 


Oggi siamo ancora sui palchi con esibizioni “sold out”!

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